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Qual è la differenza tra la coscienza e la consapevolezza?

I due termini sono usati spesso in modo interscambiabile, ma in realtà fanno riferimento a due elementi differenti del nostro essere nel mondo.

Dal punto di vista neuroscientifico, lo stato cosciente è contrapposto allo stato di coma, in cui la coscienza è in gran parte ridotta; mentre a livello psicologico si distingue ciò che è cosciente rispetto a ciò che è inconscio come qualcosa che possa essere elaborato in maniera consapevole.

Secondo il punto di vista della morale, la coscienza è la capacità di distinguere il bene dal male, contrapposta alla mancanza di coscienza, ovvero al non sapere distinguere ciò che è bene da ciò che è male.

Tutte queste definizioni trovano una matrice comune: la coscienza è quella parte di esperienza umana che ci consente di essere qui, ora, presente.

Se non si è coscienti, non si è presenti nel qui ed ora; più semplicemente non si è.

In questo senso l’affermazione “Io sono” non è un’affermazione mentale, ma è una qualità della propria esperienza cosciente.

La consapevolezza si manifesta, a livello soggettivo, come il prendere atto di essere coscienti; in un certo senso la consapevolezza è una sorta di auto-coscienza che ci consente di sapere di essere qui, ora, presente. Quindi non solo si è nel qui ed ora (coscienza) ma si è consapevoli di esserlo.

Si può tradurre la consapevolezza con l’affermazione “io so di essere”.

La parte “io so” è l’elemento fondamentale che differenzia la consapevolezza dalla coscienza : il sapere di sapere dell’esistenza di qualcosa.

Si può essere cosciente, in questo momento, di un’infinità di cose, ma non tutte queste sono consapevoli. Consapevolezza è sapere della propria esistenza, cioè sapere di esistere.

Questo non è un ragionamento mentale, ma è il processo del divenire consapevoli.

Quindi la differenza principale tra coscienza e consapevolezza è che l’essere coscienti accade (non è un processo di scelta ma è un processo che è fuori dal proprio controllo), la consapevolezza invece può essere veicolata (non si può scegliere se essere coscienti o no, ma si può scegliere di essere più consapevoli).

Per questo si può essere coscienti senza essere consapevoli; infatti, ciò accade quando si vive l’esperienza senza alcuna consapevolezza di quello che sta accadendo, senza alcuna intenzione nell’azione, senza essere presente a se stessi. Mentre il contrario non può accadere: per essere consapevoli bisogna essere coscienti.

In conclusione, l’essere cosciente permette di vivere e di interagire con la vita. La consapevolezza aggiunge un colore diverso al tuo essere nella vita.

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